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Nel primo novecento la Sardegna cerca di di uscire dal secolare isolamento per integrarsi con la società italiana continentale sviluppando l'economia; nei primi anni del secolo però il malcontento della classe operaia si scontra ancora con quella imprenditoriale per insorgere a Cagliari e nelle aree di estrazione mineraria creando disordini e rivolte. Nel 1913 grazie a leggi speciali per la Sardegna da parte del Ministero dell'Industria Agricoltura e Commercio, l'industria sarda incomincia un graduale ma veloce processo di modernizzazione. A Cavallo del secolo la famiglia Canelles è strettamente imparentata con famiglie influenti nel Regno d'Italia come i Ballero e i Cocco Ortu.
Con la fine della seconda guerra mondiale la maggioranza della popolazione sarda rimane fedele al re come confermato dal referendum popolare sulla scelta tra monarchia e repubblica. Con l'avvento della repubblica, la storia della Sardegna si accomuna definitivamente col resto d'Italia.
Nel corso del novecento la famiglia Canelles ha espresso personalità con una pronunciata vocazione artistica a partire da Gaetano poeta e magistrato, Cosimo pittore, Marcella didatta e pittrice, Maria Luisa violinista.
Gaetano Canelles nel 1912 (il primo a destra)
Gaetano Canelles (1876-
Gaetano, è stato una delle personalità di maggior spicco nella Cagliari della prima metà del '900. Nasce a Cagliari nel 1876, figlio di Efisio e Anna Ballero, dopo la laurea in Giurisprudenza intraprese la carriera di magistrato divenendo presidente del tribunale dei minori. Negli anni trenta ottiene la carica di Sostituto Procuratore generale del Re presso la Corte d'Appello della Sardegna. Ebbe numerose onoreficienze come il cavalierato dell'ordine di S.Maurizio e Lazzaro e il cavalierato ufficiale della Corona d'Italia.
Oltre ad essere un brillante e autorevole magistrato, Gaetano si è distinto per aver composto diverse poesie in lingua sarda. Si sposò prima con Regina Cocco Alberti ed ebbe Enrica morta prematura, Caterina che si sposò con Enrico Deidda (che gli diede Tatano, Paolo, Gabriele), Anna che sposò Carlo Cocco (dal quale ebbe Regina, Antonella, Maria Ludovica, Paolo), Efisio che sposò Maria Besson (dal quale ebbe Giuseppina morta prematuramente, e Marcella). Regina Cocco morì nel 1915, lasciando il marito e i suoi quattro figli. In seconde nozze, Gaetano si sposò con Giuseppina Puddu che gli diede come figli: Maria Priama, Maria Cecilia che sposò Alfonso Dallolio (che gli diede Viviana, Francesca e Cecilia), Nicolò che morì prematuramente e Cosimo che sposò in prime nozze Maria Bonaria Marielli (dal quale ebbe Maria Luisa) e in seconde nozze Graziella Raspizzu.
Le sorelle di Gaetano si imparentarono con personalità di spicco della Cagliari tra la fine '800 e inizio '900 :Vincenza sposò lo scienziato e docente universitario Valentino Martelli, Marcella sposò il commendatore Giuseppe Sanna generale di Brigata, mentre Maria sposò Giuseppe Cocco Ortu figlio del celebre Francesco, ministro del Regno.
Efisio, primogenito di Gaetano, dopo gli studi in agraria iniziò la carriera presso la previdenza sociale ma qualche anno dopo la fine della seconda guerra mondiale morì appena trentacinquenne; sposò nel 1937 Maria Besson appartenente ad una famiglia sarda di nobile origine francese ed ebbe come figlie: Giuseppina (Pinella) che morì prematuramente (1939-
Gaetano Canelles alla fine degli anni '20
Efisio e Nicolò Canelles nel 1926
Gruppo familiare nella residenza di Gesturi -
Cosimo Canelles (1930-
Cosimo terzogenito di Gaetano, si laurea in giurisprudenza ma intraprende presto la carriera artistica; tra i maggiori pittori della Sardegna contemporanea, in quasi cinquant'anni di attività è stato chiamato ad allestire diverse mostre personali e molte collettive nelle più importanti città italiane ed estere riportando ovunque i favori della critica. E' stato premiato alla Biennale di Montecarlo nel 1972 e a quella di Bruxelles nel 1976; i suoi lavori sono stati inseriti nei cataloghi più prestigiosi di arte moderna. Divenne presto un simbolo di Cagliari per le sue affascinanti "vedute" pittoriche della città attraverso la tecnica dell' collage e dell'acquerello che lo hanno portato a divenire maestro indiscusso; sue sono le copertine dell'Almanacco di Cagliari da più di vent'anni. Si è sposato in prime nozze con Maria Bonaria Marielli ed ha avuto Maria Luisa (n. 1958) e in seconde nozze con Graziella Raspizzu.
Enrico Endrich così commenta l'opera di Cosimo Canelles:
...nelle visioni, ch’egli ci offre, dei bastioni, delle torri, delle chiese di Cagliari si sente il passare veloce dei secoli sulla muta stupefazione delle cose, nelle quali pare trasferirsi la trasognata ansietà degli esseri umani, che in quelle visioni non appaiono.
Io credo che un osservatore non superficiale intuisca il significato di quei lavori, che, a prima vista, sembrerebbero buttati giù spensieratamente.
Un osservatore attento capisce che la pittura del Nostro non è soltanto elegante e piacevole, ne scorge il retroterra culturale, ne coglie il valore spirituale. E non è una pittura priva di calore umano. A nessuno può sfuggire la devozione commossa dell’artista per la sua città, per questa Cagliari stupenda, di cui Cosimo Canelles conosce e celebra ogni aspetto, dalla luminosa maestà dei monumenti antichi alla quieta penombra delle viuzze e delle piazzette, dall’azzurra limpidità del cielo, in cui si stagliano le mura e le torri, allo splendido protendersi delle coste intorno al golfo incantevole.
Le immagini di Cagliari –tracciate con profondo senso di amore, col fervore del cagliaritano che canta ed esalta l’incomparabile bellezza della sua città-
(Enrico Endrich)
Cosimo e Graziella Canelles invitati nella metà degli anni '80 in Spagna dal re Juan Carlos I di Borbone in occasione dell'incontro con i rappresentanti della nobiltà di origina spagnola.
Marcella Canelles (n. 1944)
Marcella, figlia di Efisio è nata a Cagliari nel 1944, dopo il diploma al liceo artistico di Cagliari, dal 1963 al 1974 si è dedicata alla produzione pittorica. Docente di educazione artistica e storia dell'arte nella scuola secondaria, nel 1987 ha fondato a Trieste, insieme all'architetto Maria Melan, il Gruppo immagine, associazione nata per lo sviluppo del pensiero divergente. Il gruppo di lavoro, tuttora in attività, opera in grande misura secondo la metodologia di Bruno Munari, ha avuto nel corso degli anni la presenza diretta del maestro che ha animato molteplici laboratori sperimentali.
I figli, nel 1996 hanno ottenuto per decreto di Grazia e Giustizia l'aggiunzione del cognome Canelles a quello paterno con trasmissione ereditaria generando un nuovo ramo familiare.
Maria Luisa Canelles (n. 1958)
Maria Luisa, figlia di Cosimo è nata a Cagliari nel 1958, si è dedicata agli studi musicali diplomandosi in violino al Conservatorio di Cagliari.
Ha tenuto numerosi concerti partecipando a varie orchestre tra le quali la sinfonica di Cagliari.
Marcella Canelles accompagnata all'altare dallo zio Cosimo nel 1964
Nuovi rami familiari
La famiglia nel corso del XX secolo si è estinta in tutti i rami ad eccezione del ramo di Gaetano Canelles che è tuttora fiorente grazie all'aggiunzione del cognome. In data 29 febbraio 1996 secondo gli effetti del Regio Decreto di Grazia e Giustizia del 9 luglio 1939 n. 1238, i figli di Marcella Canelles, hanno potuto aggiungere il cognome materno trasmissibile per via ereditaria.
Maria Luisa Canelles nel 1994
Matrimonio di Matteo Fanni Canelles con Paola Grego nel 1996 da destra Marcella e Anna Canelles